lunedì 31 maggio 2010

dalla rivista NUOVE ARTITERAPIE

LA TARANTA OVVERO DEI SISTEMI DI CURA”-Performance teatrale sonoro musicale integrata

Rolando Proietti Mancini Francesco Pirone

Premessa di scenario

In riferimento alla tradizione popolare terapeutica del fenomeno del "Tarantismo" (cfr. "La terra del rimorso" Ernesto De Martino e il “Tarantismo" stesso autore), i laboratori di musicoterapia del Centro di Riabilitazione Opera don Guanella di Roma proposero nel 2007 un viaggio con un gruppo di ospiti, all'interno della ricostruzione storica del fenomeno.

L'evidente drammatizzazione contadina finalizzata a risolvere i conflitti e traumi psicologici, reintegrando il "tarantato" nell'ordine sociale, offrì ai musicoterapisti la possibilità di realizzare una drammatizzazione attingendo al patrimonio di ricerca etnomusicologica, partendo dallo studio di Jervis, Jervis Comba, Carpitella, D'Ayala e lo stesso De Martino.

Nel "Tarantismo" la musica con il suo ritmo ridona vita alla persona con la sua caratteristica principale: il movimento.

La “Taranta” rappresenta il simbolo egemone intorno al quale costruire la drammatizzazione: musica, danza, colori, oggetti del rito e simbolismo stagionale sono coordinati e unificati nel simbolo della "Taranta"; così gli strumenti musicali cari alla tradizione popolare quali: flauto, organetto, tammorra, nacchere, violino, ciaramella, chitarra battente, chitarra, ocarina.