mercoledì 10 ottobre 2012


Articolo tratto da www.disabili.com

La spending review azzera le risorse per i servizi sociali: la crisi pagata dai disabili
Sul sito dell'associazione " Tutti a scuola "  leggiamo: 215.000 bambini disabili, 65.000 insegnanti di sostegno in meno; 120.000 bambini scoperti. La spending review ha ridotto i fondi agli enti locali e  tutti i servizi sociali ne hanno risentito. Così, in molte scuole resta scoperto il ruolo dell' assistente di base igienico-personale . I tagli, però, non hanno risparmiato nemmeno un'altra figura di rilievo per l'integrazione scolastica della disabilità: l' assistente all'autonomia e alla comunicazione  

Già nello scorso anno scolastico non sono mancati i disagi e numerosi genitori hanno scelto di rivolgersi ai tribunali amministrativi  per vedere riconosciuto questo fondamentale diritto dei loro figli. All'inizio di quest'anno scolastico, purtroppo, anche a seguito del contenimento della spesa applicato a tutti servizi sociali, il problema è riemerso in maniera ancora più evidente, mettendo a rischio la stessa tenuta del progetto di inclusione scelto dalla realtà scolastica del nostro Paese. A tale disagio, infatti, si aggiunge anche il contestuale ridimensionamento delle risorse erogate per il sostegno, nonché l' aumento del numero di alunni per classe . Non mancano situazioni ormai del tutto ingestibili. 

EMERGENZA IN TUTTA ITALIA -  La denuncia è arrivata subito dopo la riapertura delle scuole dai presidi milanesi: tagliata l'assistenza ai disabili,  ridotte le ore degli educatori fino al 60% , tagliate le ore di sostegno. Nelle settimane successive si è cercato di reperire i fondi necessari per l'avvio dell'anno scolastico, ma non vi sono certezze sulla continuità dell'erogazione. A Roma, a causa della mancanza dei fondi, c'è il rischio di  blocco del servizio di assistenza educativo-culturale  (AEC). Si tratta di una figura indispensabile, che quasi sempre "copre" le ore scolastiche del bambino disabile alternandosi con l'insegnante di sostegno. Le famiglie, allarmate, hanno minacciato azioni legali e, insieme agli operatori e al personale scolastico, hanno protestato in Campidoglio. Gli amministratori, al momento, hanno  assicurato l'erogazione del servizio almeno fino a Dicembre  e l'impegno ad accelerare le pratiche per l'approvazione di un bilancio che garantisca lo stanziamento delle somme necessarie per il suo prolungamento.  
Anche l'assistenza agli  alunni ciechi e ipovedenti , a causa di un bando bloccato, è messa a rischio: genitori e operatori hanno occupato la Sala Consiglio della Provincia di Roma per protestare. Migliaia di alunni disabili campani, denuncia l'associazione "Tutti a scuola", sono abbandonati tra i banchi di scuola: non ci sono soldi per finanziare gli assistenti materiali. Le famiglie sono impotenti  e, nelle scuole secondarie, si registrano ormai casi di  alunni disabili ritirati  dalle lezioni o che non hanno ancora iniziato l'anno scolastico a causa della mancanza di addetti all'assistenza.  

Il panorama è desolante. E' bene perciò ricordare una recente  Sentenza del TAR della Sardegna, la n. 34/12 , che ha condannato la Provincia di Cagliari ad assicurare diciotto ore settimanali di assistenza educativa a un alunno con disabilità. In essa si sottolinea infatti che  "l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione, al pari dell'assegnazione delle ore di sostegno, costituisce un diritto fondamentale che va assicurato".